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Smartphone ricondizionati vs Nuovi. Come scegliere per non sbagliare

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Smartphone ricondizionati vs Nuovi. Come scegliere per non sbagliare.

L’efficienza e la delicatezza degli smartphone moderni

 

Al giorno d’oggi gli smartphone rappresentano una fetta particolarmente vasta del mercato dell’elettronica. Non si tratta di un caso, vista l’eccezionale utilità dei dispositivi in questione. Uno smartphone, infatti, è molto più di un semplice telefono cellulare attraverso il quale effettuare chiamate: è sia un’agenda che un minicomputer, sia un mezzo per navigare in rete che uno strumento per viaggiare, vista la straordinaria efficienza delle mappe GPS odierne.

Quelle elencate sono solamente alcune delle straordinarie potenzialità insite nei dispositivi elettronici moderni, potenzialità che, di fatto, consentono agli utenti di utilizzare gli smartphone per una gamma pressoché infinita di attività. Tuttavia, è altrettanto vero che, a fronte del loro incredibile livello di prestazioni, gli smartphone sono ben noti per la loro elevata delicatezza. Per quanto utili, infatti, i telefoni sono particolarmente soggetti a danni fisici, in grado di provocare conseguenze non indifferenti alla struttura esterna dei dispositivi. E non solo. Anche il lato software di uno smartphone risulta essere estremamente delicato, con i principali sistemi operativi che, a fronte di malfunzionamenti imprevisti o difetti di fabbrica, possono presentare alcuni problemi dal punto di vista delle varie funzionalità elettroniche.

A fronte di tutto ciò, dunque, è evidente come spendere denaro per uno smartphone nuovo di zecca, magari presentante al suo interno una serie di difetti di fabbrica, può essere vista come un’operazione rischiosa, soprattutto nel caso in cui la somma da pagare per l’acquisto del dispositivo sia particolarmente elevata. Ecco per quale motivo, alla luce di quanto riportato, una valida alternativa è quella di ricorrere all’acquisto di uno smartphone ricondizionato!

Smartphone ricondizionati: cosa sono?

 

Gli smartphone ricondizionati rappresentano la migliore alternativa ai dispositivi nuovi di zecca. Ma cosa si intende per “ricondizionato”? Quali sono le caratteristiche di uno smartphone di tale tipologia? E, cosa non meno importante, quali sono i vantaggi insiti nell’acquisto (e del conseguente utilizzo) di un dispositivo simile? Approfondiamo il discorso procedendo passo dopo passo.

Per “ricondizionato” si intende un qualsiasi dispositivo che, in seguito a un malfunzionamento o a un danno delle sue parti (esterne o interne), viene riportato al suo normale livello di efficienza attraverso un procedimento di riparazione approfondita. Il procedimento in questione può interessare una o più parti elettroniche del dispositivo preso in considerazione, a seconda delle specifiche esigenze e delle necessità dell’apparecchio malfunzionante.

In primo luogo, il ricondizionamento investe la componentistica elettronica del dispositivo interessato, in questo caso lo smartphone. Per quanto il software (e dunque il sistema operativo) di uno smartphone risulti effettivamente prestante, se alla base vi sono malfunzionamenti elettronici, legati alla parte hardware del dispositivo, quelle stesse funzioni garantite dall’efficienza del software vengono meno, in virtù del fatto che senza componenti elettroniche funzionanti è impossibile portare a termine una o più operazioni specifiche sul proprio smartphone. Da questo punto di vista, il ricondizionamento dell’elettronica del dispositivo può essere eseguita sui microchip interni dell’apparecchio, sulla batteria, sul display e su qualsiasi altro elemento hardware che, a piena efficienza, dovrebbe garantire prestazioni quanto mai soddisfacenti.

In secondo luogo, il ricondizionamento può avere come oggetto la sostituzione effettiva di alcune delle componenti hardware malfunzionanti. La riparazione, infatti, non sempre è la soluzione ideale per portare a termine il ricondizionamento dello smartphone utilizzato. Può capitare, infatti, che un determinato elemento elettronico (anche in questo caso sia interno che esterno) risulti talmente danneggiato da necessitare una sostituzione effettiva, senza procedere con una prima operazione di riparazione.

Oltre a quanto riportato, il ricondizionamento può essere effettuato anche sul lato software. Se l’elettronica di uno smartphone risulta funzionante a tutti gli effetti, potrebbe capitare che il sistema operativo presenti alcuni problemi sul piano dell’efficienza. Il ricondizionamento dovrà quindi prevedere anche una messa a nuovo dell’ingegneria software, facendo sì che lo smartphone, una volta riparato dal punto di vista elettronico, possa tornare pienamente efficiente anche sul piano informatico.

Infine, le operazioni di pulizia. Per poter essere nuovamente messo in commercio, uno smartphone ricondizionato dovrà necessariamente essere ripulito alla perfezione, facendo sì che le sue singole parti elettroniche appaiano per quanto possibile linde. Ciò vale sia per le componenti esterne (display e scocca esterna) che per quelle interne, dove la polvere potrebbe essersi accumulata in grande quantità nel corso del tempo, infilandosi nella scocca attraverso le piccole aperture dello smartphone.

I gradi di ricondizionamento degli smartphone

 

Abbiamo visto come le operazioni descritte consentano di ripristinare pienamente le funzionalità di uno smartphone. Tuttavia, è bene fare una serie di precisazioni in merito ai gradi di ricondizionamento. Per coloro che non fossero particolarmente pratici con operazioni di questo tipo, va sottolineato come un qualsiasi processo di manutenzione effettuato su di uno smartphone viene svolto tenendo in considerazione gradi differenti, ognuno dei quali, di fatto, prevede lo svolgimento di una determinata serie di operazioni.

I gradi di ricondizionamento si suddividono generalmente in 4 tipologie diverse: grado A+ (o AA+, talvolta riportato anche come A++), grado A, grado B e grado C.
Partendo dal grado A+, gli smartphone ricondizionati appartenenti alla categoria in questione sono praticamente esenti da difetti estetici. Stiamo parlando di dispositivi in grado di funzionare in maniera perfetta e impeccabile, presentando anche un’estetica di alta qualità. Ciò è reso possibile da un lavoro pregiato svolto dall’addetto alle operazioni tecniche di ricondizionamento, un lavoro che, in ogni caso, non sempre può essere attuato sui dispositivi da ripristinare (a seconda della gravità dei malfunzionamenti).

Per quanto riguarda il grado A, gli smartphone ricondizionati di questo tipo appaiono impeccabili dal punto di vista elettronico, un po’ meno dal punto di vista estetico. Uno smartphone ricondizionato di categoria A, infatti, potrebbe presentare qualche piccolo difetto estetico come minuscoli graffi o angoli leggermente smussati della scocca esterna, ma nulla più: in sostanza, dispositivi validi e perfettamente funzionanti.

Venendo al grado B, gli smartphone di tale tipologia possono presentare segni di usura più evidenti su entrambi i lati del dispositivo. Le cornici potrebbero mettere in mostra graffi o altri segni di usura, visibli anche a occhio nudo. In ogni caso, va comunque sottolineato come un dispositivo ricondizionato di grado B risulti pur sempre funzionante dal punto di vista elettronico.

Infine, veniamo al grado C. I dispositivi appartenenti alla categoria in questione presentano segni di usura particolarmente evidenti: si passa dai graffi alle macchie, quest’ultime prodotte dalla presenza di polvere depositatasi a lungo sulle superfici dello smartphone, sino ad arrivare ai danni strutturali dovuti a un livello di usura non indifferente. Gli smartphone ricondizionati di grado C si dimostrano funzionanti e in grado di portare a termine qualsiasi operazione elettronica, ma prima dell’acquisto è bene valutare con cura l’usura dell’apparecchio.

Quali sono i migliori smartphone ricondizionati

 

Alla luce di quanto descritto sinora, viene giustamente da chiedersi quali siano i migliori smartphone ricondizionati presenti sul mercato. In linea di massima, i dispositivi elettronici ricondizionati più affidabili sono senza dubbio quelli appartenenti ai marchi principali. Stiamo parlando di apparecchi inizialmente prodotti da Samsung, Apple e Huawei, i tre principali produttori globali di smartphone di fascia alta e fascia media. I tre marchi citati si spartiscono una fetta considerevole del mercato degli smartphone, il tutto grazie a un livello di tecnologia superiore e a materiali compositivi di alta qualità strutturale.

Non è affatto un caso che i migliori smartphone ricondizionati appartengano a uno dei brand qui riportati. Trattandosi di prodotti altamente diffusi a livello globale, venendo distribuiti in milioni e milioni di unità in qualunque parte del mondo, è assai più facile, per una ditta impegnata nel ricondizionamento di dispositivi simili, individuare i pezzi più adatti per procedere con una manutenzione di alta qualità.

Entrando più nel dettaglio, ai fini dell’acquisto di uno smartphone ricondizionato è sempre meglio puntare su dispositivi immessi sul mercato più di recente, piuttosto che puntare su telefoni in commercio da troppo tempo. L’ideale, in questo caso, sarebbe non andare oltre la gamma degli smartphone prodotti e distribuiti a partire da 6-7 anni dal momento in cui si intende effettuare l’acquisto. Oltre i 7 anni, infatti, è praticamente impossibile acquistare dispositivi ricondizionati di sicura efficienza. Tenendo in considerazione gli smartphone Apple, ad esempio, è bene evitare di acquistare apparecchi ricondizionati più vecchi dell’iPhone 5s, mentre per quanto riguarda i Samsung vanno evitati quelli appartenenti alla gamma Galaxy precedenti al Samsung Galaxy S5. Nel caso degli Huawei, invece, in particolare i dispositivi della gamma Mate, si consiglia di evitare l’acquisto di smartphone ricondizionati successivi al Mate 8.

Come scegliere uno smartphone ricondizionato senza sbagliare

 

Scegliere uno smartphone ricondizionato senza sbagliare non è semplice, soprattutto nel caso in cui non si abbiano le giuste competenze per valutare al meglio l’acquisto. In linea di massima, un consiglio da tenere in considerazione riguarda l’abitudine dell’utente. Un utente che è sempre stato abituato ad utilizzare uno smartphone Apple, infatti, si troverà meglio (senza alcun dubbio) con un dispositivo ricondizionato a marchio Apple, piuttosto che con un Huawei o un Samsung.

Ai fini dell’acquisto, però, è bene valutare le garanzie offerte dal rivenditore, da questo punto di vista egli dovrà poter vendere smartphone garantiti e che risultino funzionanti a tutti gli effetti, informando l’acquirente in merito alle operazioni di ricondizionamento che sono state svolte sul dispositivo. Se sei interessato anche tu all’acquisto di uno smartphone simile, sulla pagina del nostro negozio online dedicata agli smartphone ricondizionati https://www.numerounoshop.it/categoria-prodotto/smartphone/  puoi trovare quelli ricondizionati e garantiti, oltre che i migliori telefoni e cellulari nuovi e usati![/vc_column_text][vc_separator type=”normal”][vc_column_text]

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